Enrico, il “ritorno al futuro” di un avvocato sportivo

ENRICO BENVENUTO

Ciao a tutti i lettori di Hub Calabria,
Innanzitutto, volevo ringraziarvi per l’invito.
Mi presento, mi chiamo Enrico e sono un avvocato di diritto sportivo e intermediario sportivo registrato con la RFEF.

Fin da piccolo ho sempre avuto una passione smisurata per lo sport. Mi piace perché credo sia molto simile alla vita: nessuno vuole perdere, nessuno ti regala niente e devi lavorare sodo per ottenere dei risultati.


La decisione di intraprendere questo percorso professionale è nata all’università quando ho studiato per la prima volta il diritto sportivo. È stato amore a prima vista. Il giorno dopo l’esame, chiesi la tesi al professore. Successivamente ho continuato la mia formazione accademica tra la Fordham di New York e l’ISDE di Madrid.

Ottenuta la laurea in giurisprudenza, sono tornato nella mia città natale, Cosenza, dove ho iniziato la pratica forense.

Nonostante tutto stesse andando “secondo i piani” sentivo la necessità di fare un’esperienza all’estero e mettermi alla prova in un contesto diverso, fuori dalla mia “comfort zone”. Per questo ho deciso di fare domanda per essere ammesso alla Fordham University School of Law di New York.


Ho vissuto per un anno e mezzo A New York, dove ho approfondito ambiti collegati al diritto sportivo. Terminato il mio LL.M in “U.S Law” ho cercato lavoro. Non è stato facile trovare un lavoro in ambito legale, ma la volontà di rimanere lì mi ha portato a svolgere i lavori più disparati dal cameriere all’host. Tuttavia, mi sono reso conto che per arrivare a raggiungere il mio obbiettivo avrei dovuto specializzarmi nel diritto sportivo. Per questo motivo ho fatto richiesta di ammissione per il Master in “International Sports Law” dell’ISDE di Madrid.


Anche questa è stata un’esperienza fondamentale nel mio percorso di crescita professionale e personale.
Madrid è una città splendida. La Spagna, in generale, è molto simile all’Italia, il clima, il cibo lo stile di vita.
Devo dire la verità, la distanza si percepisce poco. Lì ho conosciuto molte persone ed ho avuto modo di espandere il mio network professionale. Trovarsi in un ambito così competitivo ti sprona sempre a dare il meglio di te. Vedere quante persone preparate e appassionate ci sono nel mondo ti fa capire che non sei l’unico sognatore nella stanza. Ho trovato un gruppo di colleghi speciali con cui ho diviso momenti di gioia e ansie indimenticabili.


Dopo l’esperienza in Spagna ho avuto l’opportunità di fare un’internship in uno studio legale internazionale molto importante di Milano nel dipartimento di diritto sportivo. È inutile dire che entrare in un ambito come quello non è stato affatto facile. I miei capi non erano molto flessibili e ogni errore che facevo dovevo sorbirmi interminabili ramanzine. Quando ho terminato il mio periodo di internship con mia grande sorpresa mi hanno proposto di fare altri due mesi da loro. Ho visto questa opportunità come un premio per il mio impegno e la mia dedizione.


Nel 2020, ho ricevuto un’offerta di lavoro come in-house lawyer da una start-up internazionale che si occupa di data analisi per squadre professionistiche situata ad Amburgo (Germania). Anche li, non ci ho pensato molto, ho fatto le valigie e sono partito. Ho lavorato ad Amburgo per 6 mesi come avvocato specializzato in diritto sportivo. Li ho avuto la possibilità di imparare molto e creare nuovi contatti in ambito internazionale. Una esperienza splendida. Purtroppo, a causa della pandemia, la mia azienda ha avuto un duro colpo e per questo hanno dovuto tagliare personale.

Back to the future
La situazione dovuta al COVID ha forzato il mio rientro a Cosenza e mi ha dato la possibilità di riorganizzare le idee e ragionare sul mio futuro. Tornare a casa è sempre bello, stare con gli amici di una vita, la famiglia, è sempre speciale. Ho deciso di aprire il mio studio legale di diritto sportivo e intermediazione sportiva a Cosenza. Il mio obbiettivo è quello di diventare un punto di riferimento nell’ambito del diritto sportivo per la Calabria e crescere esponenzialmente. In quest’ottica, sto collaborando in qualità di coordinatore con l’Università della Calabria ad un Corso di alta formazione in “Etica e management dello sport”. Questo è un progetto a cui tengo molto perché è uno dei pochissimi corsi di questo tipo nel sud Italia.


Procuratore sportivo
In concomitanza con il mio lavoro di avvocato di diritto sportivo ho deciso di studiare per l’esame di procuratore sportivo del CONI. Ricordo che eravamo 800 al primo esame, solo 37 persone sono riuscite a passare sia l’esame scritto che l’esame orale. Io fortunatamente ero uno di quelli. In attesa di poter sostenere l’esame FIGC, sono riuscito a iscrivermi all’albo dei procuratori sportivi in Spagna. Da allora (2018) sto svolgendo anche la professione del Procuratore sportivo. Sono molto contento dei risultati che i miei ragazzi stanno ottenendo sul campo e sono sicuro che nel giro di pochi anni ne sentiremo parlare.


Consigli per gli aspiranti avvocati sportivi/procuratori sportivi
Il consiglio che voglio dare a chi come me vuole intraprendere il percorso per diventare un avvocato di diritto sportivo o un procuratore sportivo è molto semplice: mai gettare la spugna. Credete sempre nei vostri sogni. La strada il più delle volte sarà in salita è inutile mentire. Nessuno vi regalerà nulla. Non demordete. Partite dal basso. Studiate e aggiornatevi. Presentatevi sempre come professionisti, la prima impressione è sempre molto importante anche se non decisiva. Mettetevi in gioco, sempre. Fatevi conoscere. Interagite con tutti e fatelo sempre con rispetto, non si sa mai cosa ci riserva il futuro. Magari il raccattapalle alla quale avete risposto male potrebbe diventare il nuovo fenomeno del calcio mondiale…

Viaggia, conosci e ritorna
Ritornare non vuol necessariamente dire fare un passo indietro.
Il non partire per paura o per comodità sicuramente lo è. Bisogna viaggiare, scoprire e arricchirsi l’anima dei posti che si visitano. Cercando sempre di prendere il meglio di ogni posto. Bisogna cogliere ogni occasione senza paura e con la giusta voglia.
Voglio lasciarvi con una massima dell’imprenditore americano Jim Rohn:

“Ci sono due cose che non tornano
mai indietro: una freccia scagliata e un’occasione perduta”

Scrivetemi per qualsiasi domanda, sarò ben lieto di rispondere o dare consigli ad aspiranti procuratori/avvocati di diritto sportivo.


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